Come Pal e Gal sostituiranno il Reddito di CittadinanzaCome Pal e Gal sostituiranno il Reddito di Cittadinanza
Rubrica ENAC - 24 Apr 2023
Il Reddito di Cittadinanza subisce una profonda revisione e da misura puramente assistenziale diventa una misura tampone finalizzata a sostenere gli italiani che attraversano momenti difficili e che, al contempo, vogliono reinserirsi nella vita produttiva. La bozza del Decreto lavoro prevede due linee guida: assistere chi è privo di introiti, stimolare le assunzioni.
Garanzia per l’inclusione
La “Garanzia per l’inclusione” è un contributo di 500 euro al mese per quelle famiglie all’interno delle quali vi sia un componente over 60, un disabile o dei minori. L’assegno di 500 euro è estendibile fino ai 1.150 a seconda della composizione del nucleo familiare. Tale misura dovrebbe coinvolgere 700mila famiglie.
Prestazione di Accompagnamento al Lavoro
La Pal (Prestazione di Accompagnamento al Lavoro), un assegno di 350 euro mensili che da settembre potrà essere chiesto dagli attuali percettori del reddito di cittadinanza. C’è una condizione: i beneficiari dovranno essere inseriti in un concreto percorso di riqualificazione lavorativa. L’assegno Pal sarà erogato solo nel corso del 2023 e riguarderà 154mila famiglie.
Garanzia per l’attivazione lavorativa
La Gal (Garanzia per l’attivazione lavorativa) è un assegno di 350 euro al mese erogato a sostegno del reddito per il solo 2023. La condizione è quella di avere fra i 18 e i 59 anni e versare in condizione di povertà assoluta, cioè avere un Isee non superiore ai 6mila euro mensili. All’assegno si aggiungeranno 175 euro in caso nel nucleo familiare vi sia un secondo componente.
Incentivi alle aziende
Molto importanti sono gli incentivi all’occupazione erogati direttamente alle aziende. Previsto un maxi-contributo del 60 per cento del costo del lavoro per quelle imprese che, tra giugno e dicembre 2023, assumeranno i cosiddetti Neet (dall’inglese not in education, employment or training), ovvero quei giovani che non studiano, non lavorano e non fanno tirocini. E un’impresa che dovesse assumere un percettore della nuova versione del reddito di cittadinanza avrà diritto a uno sgravio fiscale fino a un massimo di 8mila euro l’anno. Su questo fronte si lavora anche per rendere più facile l’assunzione di dipendenti a tempo fino a 36 mesi.
Contro i furbetti del Reddito di cittadinanza
Prevista anche una stretta contro i furbetti del Reddito di Cittadinanza: i controlli su chi ricorre alla misura assistenziale saranno più stringenti e saranno create sanzioni penali specifiche per chi dichiari il falso. I controlli per scovare chi percepisca indebitamente il reddito si sono già intensificati con l’insediamento del governo Meloni. Per quanto riguarda i nuovi percettori del Reddito di Cittadinanza, entrati nella misura a gennaio 2023, la Manovra Meloni di dicembre 2022 ha stabilito che la durata dell’erogazione per loro sarà tagliata da 18 a 7 mesi, con obbligo di formazione.