Istruzioni per l’indicazione del Bonus acqua potabile
Bonus e norme - 2 Mag 2023
Nel 730/2023 è possibile indicare il Bonus acqua potabile: la spesa per il miglioramento qualitativo delle acque, che permette un credito di imposta del 50% delle spese per sistemi di filtraggio e mineralizzazione sostenute nel 2022
Il Bonus acqua potabile è una agevolazione per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica. A tal fine è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di sistemi finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. I sistemi prevedono:
- filtraggio
- mineralizzazione
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
Somme massime per il calcolo
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a:
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo tramite il servizio web. Attenzione al fatto che, la Legge di Bilancio 2022 ha prorogato al 2023 questa agevolazione inizialmente introdotta per il biennio 2021-2022, pertanto essa è presente anche nella dichiarazione 2023 redditi 2022.
Come indicarlo nel Modello 730
Il bonus può essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus. Nel caso di utilizzo in dichiarazione il bonus acqua potabile va indicato nel Quadro G Crediti di imposta del Modello 730.
Come specificato nelle istruzioni al modello:
- il bonus acqua potabile 2022 va indicato nel RIGO G15 con il codice “10”;
- va specificato l’importo del credito spettante ottenuto applicando alle spese sostenute la percentuale prevista dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate che per l’anno 2022 è pari a 17,9005;
- se si fruisce del credito d’imposta per più unità immobiliari, occorre compilare un rigo per ciascuna di esse.
Inoltre nel rigo G15 sono richiesti altri dati vediamo cosa indicare:
- IN COLONNA 3 RESIDUO 2021: indicare il credito d’imposta residuo che è riportato nel rigo 129 del prospetto di liquidazione(Mod. 730-3) del Mod. 730/2022, o quello indicato nel rigo RN47, colonna 46, del Mod. REDDITI PF 2022;
- IN COLONNA 4 RATA 2020: indicare il credito d’imposta utilizzato in compensazione nel modello F24 fino alla data di presentazione della dichiarazione.