Spese condominiali: come detrarre le spese ordinarie, straordinarie e l’affitto
Primo piano - 5 Mag 2023
Nel 730 le spese condominiali si dividono in ordinarie e straordinarie. Per quanto riguarda la detraibilità nel 730, c’è molta differenza tra spese condominiali ordinarie e straordinarie. Vediamo nel dettaglio: le prime comprendono i costi che il condominio sostiene di solito per mantenere l’edificio in buono stato e funzionale (spese che in genere sono mensili, per esempio: spese di giardinaggio, spese di portineria, pulizia, bollette=; le seconde si riferiscono ai costi sostenuti una tantum o comunque non tutti i mesi (per esempio la ristrutturazione delle facciate, il rifacimento del tetto, ecc.).
Detraibilità delle spese
Le spese condominiali ordinarie non sono detraibili ai fini della dichiarazione dei redditi. Dunque, le spese quali bollette, costi di pulizia, giardinaggio, portineria, non puoi detrarle. Non importa che tu sia inquilino o proprietario dell’appartamento: in ogni caso non è possibile portare in detrazione le spese condominiali ordinarie. Diverso è invece il discorso per le spese straordinarie.
Le spese straordinarie, al contrario di quelle ordinarie, sono detraibili nella dichiarazione dei redditi. Bisogna però fare attenzione alla percentuale: la detrazione non è pari al classico 19%, bensì a una percentuale stabilita periodicamente (di solito ogni anno). Per esempio, in un determinato periodo potrebbe valere una detrazione pari al 50%, al 60%, al 90%. Inoltre, le spese detraibili non sono sempre le stesse, ma tutto dipende da leggi e decreti di quell’arco di tempo. Ad esempio, in genere sono detraibili le spese per il rifacimento del tetto, della facciata, per l’efficientamento energetico.
La questione affitto
Chi è in affitto, non ha diritto a detrarre le spese condominiali. Né quelle ordinarie (la cui detrazione non spetta neanche al proprietario), né quelle straordinarie, visto che in genere le paga il proprietario. Puoi portare in detrazione solo il canone di affitto. Ad esempio: se ogni mese si paga 600 euro di affitto, di cui 500 euro di canone e 100 di spese condominiali (6.000 euro di canone e 1.200 euro di spese condominiali l’anno), si può portare in detrazione solo i 6.000 euro e non i restanti 1.200.
Cosa si può detrarre
Con la dichiarazione dei redditi, puoi detrarre solo le spese di affitto per la casa principale, dunque dove tu e famiglia siete residenti. La detrazione però, non spetta sempre, ma solo se rientri in questi casi:
- Inquilini a basso reddito: spetta una detrazione pari a 300 euro, se il reddito non supera la soglia di 15.493,71 euro lordi annui; la detrazione sale a 150 euro, se il reddito supera la suddetta soglia ma non va oltre i 30.987,41 euro annui lordi. In caso di superamento di questo limite, non spettano detrazioni.
- Contratto concordato (detto anche convenzionato): se il contratto è stipulato rispettando determinati appositi accordi definiti tra organizzazioni di proprietari e organizzazioni di inquilini, hai diritto a una detrazione pari a 495,80 euro, se il reddito complessivo non è maggiore di di 15.493,71 euro annui. La detrazione si riduce a 247,90 euro, se il reddito complessivo supera il suddetto reddito ma non va oltre i 30.987,41 euro.
- Giovani in affitto: chi è in affitto e ha 31 anni non ancora compiuti, ha diritto a una detrazione di 991,60 euro e fino a 2.000 euro. I requisiti da possedere sono: reddito annuo lordo non maggiore di 15.493,71 euro e residenza stabilita nell’immobile. La detrazione spetta per quattro anni e anche per affitti di singole stanze, non necessariamente dell’intero appartamento.
- Trasferimento per motivi di lavoro: a chi trasferisce la residenza nel comune di lavoro o nei paesi limitrofi spetta una detrazione di 991,60 euro (se reddito non maggiore di 15.493,71 euro) oppure di 495,80 euro (se reddito non maggiore di 30.987,41 euro). Per ottenere la detrazione è necessario che il nuovo comune sia ad almeno 100 km dal vecchio comune o comunque sia in una nuova regione. La detrazione spetta per tre anni.
- Studenti fuori sede: se lo studente si trasferisce in un comune diverso per studiare, spetta il 19% di detrazione, da calcolare su un importo massimo di 2.633 euro. E’ indispensabile che il comune si trovi nella stessa città dell’università oppure limitrofe e che disti almeno 100 Km dal comune di residenza.
Anche in tutti questi casi, non spetta la detrazione sulle spese condominiali che viene pagata insieme al canone di affitto.
Seconda casa
Per quanto riguarda la seconda casa, non spetta alcuna detrazione sulle spese condominiali di tipo ordinario. Se quindi ogni mese, per esempio, paghi 100 euro di spese condominiali, non ti spetta alcuna detrazione (sia in caso di proprietà che di affitto).
Spese straordinarie
Per quanto riguarda invece le spese straordinarie, tutto dipende dalla leggi attuali. In genere le percentuali variano a seconda che si tratti di interventi di ristrutturazione, oppure volti al risparmio energetico o al rafforzamento antisismico.