Le nuove modalità di taglio del cuneo fiscale in busta paga
Primo piano - 31 Ott 2024
La manovra economica approvata dal Governo dopo le prime anticipazioni fornite dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti sul tema dell’estensione del taglio al cuneo contributivo e fiscale e la revisione dei fringe benefit, sono stati chiariti dalla diffusione della bozza bollinata del Disegno di legge, giunta in Parlamento per l’esame delle Commissioni.
Ci sono importanti novità applicative, anche se l’obiettivo resta il sostegno al potere d’acquisto per una platea più ampia di lavoratori e anche a incentivare la mobilità geografica in risposta alla difficoltà delle imprese di trovare lavoratori qualificati.
Taglio cuneo fiscale e contributivo 2025
Il testo del ddl bilancio (ancora comunque provvisorio, va ricordato) dal 2025 conferma, le aliquote e gli scaglioni di reddito 2025 fissi su tre fasce:
- 23% fino a 28mila euro;
- 35% tra 28mila e> 50mila euro;
- 43% oltre i 50mila euro.
Cambia invece l’agevolazione cd Taglio del cuneo non ci sarà più il taglio al cuneo contributivo del 6/7 % per i redditi fino a 35mila euro , bensì una combinazione di indennità esente da tasse (sulla falsariga del bonus Renzi) per chi ha redditi fino a 20mila euro e, per chi guadagna di più, ci sarà un sistema di detrazione fiscale:
- per i redditi fino a 20mila euro ci sarà un’indennità esente, che va dal 7,1% per chi guadagna fino a 8.500 euro, al 4,8% per chi guadagna fino a 20mila euro;
- per chi guadagna tra 20mila e 32mila euro, ci sarà una detrazione fissa di 1.000 euro,
oltre i 32mila euro la detrazione diminuisce gradualmente fino ad azzerarsi a 40mila euro.
Da evidenziare anche :
- Estensione della No Tax Area: fino a € 8.500 per i redditi da lavoro dipendente, parificata a quella per i pensionati;
- Conguagli: eventuali benefici non spettanti saranno recuperati in dieci rate mensili se l’importo da recuperare supera i € 60;
- Compensazione del sostituto d’imposta: i sostituti di imposta maturano un credito che può essere compensato in F24 per i lavoratori con redditi fino a € 20.000;
- Esenzioni reddituali: il calcolo del reddito complessivo tiene conto della quota esente per i lavoratori rientrati in Italia e non considera il reddito della prima casa e sue pertinenze.
Questo nuovo sistema di agevolazioni diventa strutturale dal 2025 e si integra con il regime delle tre aliquote e scaglioni introdotto nel 2024, creando un effetto positivo complessivo di circa €12.971,8 milioni sui conti pubblici tra aumento del bonus e riduzioni d’entrata.
Queste modifiche porteranno vantaggi in busta paga paragonabili a quelli del 2024, ma con alcune differenze. Ad esempio:
- chi guadagna 16mila euro riceverà circa 80 euro in più all’anno;
- chi guadagna tra 37mila e 40mila euro avrà per la prima volta uno sconto o, con aumenti fino a 900 euro.
Con il nuovo sistema, gli stipendi potranno aumentare fino a 1.000 euro rispetto al 2024 e fino a 1.260 euro rispetto al 2022. Rilevante anche il fatto che ne beneficeranno circa un milione e 300mila lavoratori in più, grazie all’innalzamento della soglia massima di reddito agevolato
Legge di bilancio e fringe benefit 2025
Per quanto riguarda i fringe benefit la bozza del DDL bilancio conferma quanto anticipato dal Ministro: la soglia di esenzione fiscale (ordinariamente pari a 258,27 euro ) rimane ancora come nel 2024 fissata a
- 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti;
- 2.000 euro per chi ha figli a carico.
La novità 2025 riguarda i neoassunti che trasferiscono la residenza di oltre 100 km per lavoro: per loro il tetto esentasse dei fringe benefit relativi a canoni di affitto e spese sale a 5.000 euro annui. Il loro reddito deve essere inferiore a 35mila euro annui.
La misura intende favorire anche le aziende che spesso non riescono a trovare i profili professionali richiesti per la difficolta del trasferimento dovuta agli alti costi per gli affitti in particolare nelle grandi città.